La premessa
Le mafie hanno vinto. Si sono annesse città, province, regioni. Bisogna essere leali e riconoscerlo. Chi vince, vince. Ma non bisogna esagerare. Senza un avversario si perde il senso della competizione. Le Procure stanno fallendo. Non hanno più carta, benzina, toner, computer.
L'appello
La criminalita' fattura in alcune regioni più di tutto il resto dell’economia messo insieme. Una donazione in nero, estero su estero alle Procure è quindi un nonnulla. Va fatto per senso di sportivita'. Ognuno si adotta la sua. Il rischio di perdere non ci sarebbe comunque e sarebbe assicurata una bella figura. Ogni mafia adotti, per competenza territoriale, la sua Procura.
La conclusione
[La criminalita'] Dia ai cittadini la sensazione che lo Stato esiste ancora. E’ solo un’illusione. Ma è meglio di niente.
[da beppegrillo.it]
Spesso non si sa se ridere o piangere ascoltando il comico genovese.
Poi veniamo a sapere da Report:
Un immobile confiscato piu' di dieci anni fa ad un camorrista che ancora oggi e' abitato dalla moglie. Una malagestione di terreni, di aziende sequestrate e confiscate ai mafiosi, ai camorristi ma anche ai concertisti della scalata Antonveneta. [...] E una certa distrazione c’è anche sulla gestione dei soldi. Per esempio le notevoli somme confiscate durante Tangentopoli giacciono ancora oggi sui conti correnti intestati alla procure, ma non sono utilizzati. Un valore ancora oggi non esattamente quantificabile quello dei beni confiscati, perché nessuno tra gli organi competenti lo valuta. Una situazione paradossale visto che le procure non hanno soldi per pagare chi tiene in custodia le auto sequestrate, i consulenti, e persino la carta per le fotocopie. E tutto questo si traduce in processi che vengono rinviati all’infinito.
[La puntata
Ci deve essere un motivo per cui beni e denaro confiscati alla mafia non possano essere utilizzati contro la mafia. Deve esserci.
Se qualcuno lo conosce, spero voglia renderlo noto (anche) nei commenti di questo blog.
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