08 dicembre 2006

Reazioni a catena


La trasmissione "Blog - Reazioni a catena" andata in onda mercoledi' 6 dicembre su Rai Due, ha affrontato il tema della legalita' - illegalita; tra gli ospiti Aldo, uno dei fondatori del movimento "Ammazzateci Tutti".

Spunti interessanti di riflessione, ma forse troppo poco il tempo per affrontare temi cosi' complessi. Certo, sempre meglio parlarne poco che non parlarne affatto.

Aldo, a venti anni e' gia' dotato di un notevole carisma; si capisce quando parla come sia riuscito a creare un movimento cosi' bello e vivace, all'interno del quale certamente ci saranno altri giovani coraggiosi come lui.

In Calabria una cosa non manca di certo, quella determinazione che a volte e' l'anticamera della cocciutaggine. Se i calabresi veri, quelli onesti, decideranno di unirsi al movimento Ammazzateci Tutti per "riprendersi la calabria", c'e' da credere che ci riusciranno.

Questi ragazzi non vanno lasciati soli. Non lo dobbiamo fare noi associazioni, e soprattutto non lo deve fare lo Stato.

Aldo ha detto che Ammazzateci Tutti vuole rimanere un movimento, senza costituirsi in associazione, perche' se ad un movimento gli dai un ufficio di presidenza ne spegni l'entusiasmo e la spontaneita'.

Com'e' diversa la situazione qui in Puglia! Abbiamo associazioni che sono quasi maggiorenni - l'Acias e' la piu' vecchia e tra un paio di mesi compie 16 anni -, da qualche anno abbiamo un coordinatore provinciale e da circa un anno quello regionale.

Tutte conquiste importantissime, sia chiaro, e guai a togliercele, ma uno dei problemi piu' diffusi tra le nostre associazioni e' l'allargamento della base; non solo far crescere il numero degli associati, ma anche essere presenti e riconosciuti sul territorio, ma soprattutto dalla gente comune.

Le radici di questa differenza sono profonde. Le nostre associazioni nascono oltre quindici anni fa in segreto, di notte, nelle parrocchie, come reazione ad un giro di estorsioni che avveniva nel silenzio del retrobottega.

Ammazzateci Tutti nasce nelle piazze, come reazione estrema a circostanze eclatanti come quelle che hanno portato all'omicidio Fortugno.

I due sistemi di lotta alla criminalita' organizzata sono diversi perche' nascono in contesti ed epoche differenti, ma cio' non toglie che possano imparare uno dall'altro. Far parte di un movimento e' molto bello, soprattutto a vent'anni, ma su certi argomenti, quando il tuo interlocutore sono le Istituzioni, e' necessario "istituzionalizzarsi", altrimenti si rischia di non parlare la stessa lingua.

Dal nostro canto, invece, non dovremmo dimenticare che siamo un movimento che nasce ed e' costituito da gente comune, commercianti, artigiani, imprenditori, e dobbiamo dare risposte alla gente comune. Sono loro i nostri principali referenti, ed a loro dobbiamo pensare prima di tutto. I presidenti ci servono solo perche' ci rappresentino nelle manifestazioni ufficiali. Sono uno strumento, non una conquista.

Tags: ,

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie epr aver parlato di noi, grazie per il bellissimo articolo regalatoci, grazie per sserci vicini anche in questo momento difficile per Aldo e per il nostro movimento, momento che vede gli esponenti delle istituzioni politiche calabresi schierarsi apertamente contro di noi!
Vi invito, se vi va, ad iscrivervi al nostro sito e a diagolare con noi sui temi più disperati!
Grazie ancora.
Fra.

acias ha detto...

Grazie a voi. Ho mandato una mail ad Aldo anche per esprimere la nostra solidarieta', e mi sono registrato sul vostro forum.

Segnalatemi le vostre iniziative saremo lieti di sostenerle.

Ciao.