Il sistema delle associazioni antiracket e antiusura funziona. Lo dicono i dati statistici, i risultati ottenuti e le notizie di cronaca.
Lo scorso venerdi 27 ottobre Tano Grasso, presidente onorario della FAI (Federazione antiracket italiana), con il sindaco di Gela Rosario Crocetta, ha incontrato il ministro dell’Interno, Giuliano Amato (nella foto), ed il sottosegretario Ettore Rosato.
Il presidente Grasso ha spiegato che a Gela "si riscontra un clima nuovo, con decine di imprenditori che denunciano i taglieggiatori e il superamento della vecchia omertà", e per questo ovviamente la mafia ha "alzato il livello delle minacce contro chi si schiera in favore della legalità".
"La vostra battaglia – ha detto – è anche la mia battaglia" e' stata la risposta del Ministro Amato, il quale ha assicurato una sua prossima visita a Gela per incontrare gli imprenditori impegnati contro il racket e tutti coloro che in città si oppongono alla diffusione della criminalità organizzata.
[Fonte: I Fatti.com agenzia di informazione]
E' in questo momento, quando la mafia si sente colpita e tenta di reagire, che il supporto dello Stato diventa determinante per il successo dell'iniziativa associazionistica.
Restiamo vicini agli amici di Gela, in bocca al lupo, e ci auguriamo che altri traggano insegnamento da questi fatti, come ad esempio pare che stia accadendo a Lamezia Terme.
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