[da Osservatorio sulla Legalità]
La lotta a ogni illegalità inizia dalla scuola, dal rispetto dell'altro e delle regole della convivenza civile. Parte su queste basi il primo Piano nazionale sull'educazione alla legalità e alla lotta alla mafia del ministero della Pubblica Istruzione.
Il primo passo è stato l'insediamento, nella sede del ministero, del Comitato nazionale scuola e legalità - presieduto dal Ministro Giuseppe Fioroni - del quale fanno parte personalità che a vario titolo ogni giorno combattono il crimine, dal capo della polizia, Gianni de Gennaro al procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, da Maria Falcone ai vertici di Carabinieri e Guardia di Finanza e poi rappresentanti dell'associazionismo del corpo docente e dei ragazzi di Locri.
Obiettivo è quello di educare alla legalità con azioni didattiche, testimonianze, sinergie sul territorio e tra istituzioni diverse. Il ministro Fiorono ha detto che si vuole lanciare un segnale: "per vincere la mafia, diceva Giovanni Falcone, servirebbe sì un esercito ma di maestri delle scuole elementari. Ecco, la scuola è pronta, sta radunando l'esercito".
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Vogliamo dire ai ragazzi - ha detto ancora Fioroni - agli insegnanti, ai presidi che lo Stato c'è, che in questa battaglia la scuola non è sola e che non si può vincere solo con alcuni presidi eroici ma con un'azione corale testimoniata da tutti quelli che oggi sono qui. E vogliamo dire alle organizzazioni criminose che a scuola ci si entra solo per studiare e che qualsiasi altro tentativo di infiltrazione è respinto al mittente, destinato a fallire.
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All'incontro hanno partecipato fra gli altri Maria Chiara Acciarini, Luigi Berlinguer, Maria Bonafede, Salvatore Calleri, Giovanni Cannella, Don Ciotti, Nando Dalla Chiesa, Giovanni De Gennaro, Maria Falcone, Piero Grasso, Tano Grasso, Piero Marrazzo, Don Mazzi, Adriana Musella, Roberto Speciale, Fernanda Tuccillo.
Qualche giorno fa il ministro Fioroni aveva firmato la direttiva sulla legalita'.
[thanks to: www.osservatoriosullalegalita.org]
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