Il Consiglio dei Ministri, a meno di dieci giorni dalle elezioni, ha nominato il nuovo commissario nazionale antiracket. Si tratta del Prefetto Raffaele Lauro (nella foto), gia' capo di gabinetto di due ministri dell’Interno e, nell’ultima legislatura, del ministro della Attività produttive Scajola.
Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa diffuso dalla FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket Italiana).
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La F.A.I si oppora’ per le vie giurisdizionali alla nomina del nuovo Commissario antiracket, Raffaele Lauro, nominato dal Consiglio dei Ministri.
La nomina - ha sottolineato Giuseppe Scandurra, Presidente Nazionale F.A.I ( Federazione delle Associazioni Antiracket Italiana che raggruppa oltre settanta associazioni) – e’ illeggittima perche’ assunta in contrasto con quanto previsto dall’art. 19 della legge antiracket.
All’art.19, la legge richiede esplicitamente due requisiti per essere nominati commissari:
1) comprovata esperienza nell’attivita’ di contrasto al fenomeno dell’estorsione e dell’usura;
2) comprovata esperienza nell’attivita’ di solidarieta’ nei confronti delle vittime;
Mentre non sono note le esperienze nell’attivita’ di contrasto, e’ assolutamente certa l’assenza del secondo requisito.
Lascia infine sconcertati il fatto che si provveda alla nomina a pochi giorni dalla scadenza elettorale, considerato che questo stesso Governo ha cacciato nel 2001 Tano Grasso dall’incarico di Commissario con la giustificazione dello “spoil system”.
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5 commenti:
Anche se molto in ritardo voglio precisare che Scandurra fa notare l'art.19 della legge 44/99 per quanto riguarda i requisiti del Commissario ma ignora, poichè fa comodo a lui ed alla FAI, lo stesso art. 19 per quanto riguarda i membri del Comitato che debbono ruotare ogni due anni, compreso quelli del CNEL con Lino Busà che è anche stato presidente della FAI e pertanto incompatibile. A distanza di mesi evidentemente hanno raggiunto l'accordo e tutto sta loro bene adesso, l'importante è applicare la legge come è stata interpretata dal primo Commissario soprattutto per quanto riguarda l'usura: si ignora infatti il significato chiaro dell' art.14 della legge 108/96 dove si parla dell'importo del mutuo commisurato al danno subito per effetto degli interessi usurai pagati ed invece, in barba alla chiarezza dell'enunciato in lingua italiana, viene letto "pari agli interessi usurai pagati" non consentendo in tal modo il rientro delle vittime di usura nell'economia legale e questo perchè le vittiome di usura sono sottostimate come persone che non hanno capacità imprenditoriale e psicolabili.Marai Grazia Fasciana
Gentile Maria Grazia, non entro nel merito del primo argomento perche' non ritengo sia mia competenza. Mi limito a dire soltanto che la somma di due errori non da come risultato una cosa giusta.
Se si sono commessi due errori, sarebbe bene correggere entrambi.
Questo in assoluta linea di principio, poi, nel confronto con la realta' quotidiana, e' anche possibile che si raggiunga una mediazione, non so se e' accaduto questo, ma non ci sarebbe niente di male credo. Purche' si remi tutti verso la stessa direzione.
Per quanto riguarda il secondo punto, le confesso che incontro qualche difficolta' a seguire il suo ragionamento in merito all'articolo 14 della legge 108/96. E' certamente per una mia carenza.
Quello di cui mi sento certo pero', e' che nessuno di noi, e sicuramente neppure il presidente Scandurra, ritiene le vittime di usura degli "imprenditori incapaci" o addirittura "psicolabili". Sarebbe assurdo, un controsenso inverosimile: una associazione antiracket e antiusura, costituita da commercianti e imprenditori, che non stima i propri soci?? Saremmo al paradosso.
Non conosco da vicino la sua vicenda personale, ho trovato qualcosa dopo una breve ricerca. Le faccio i miei personali migliori auguri, e se la cosa le puo' essere utile in qualche modo la invito a scrivere su questo blog, o al nostro indirizzo email. Saluti.
BUONA SERA SONO UN SEMPLICE RAGAZZO DI 20 ANNI SICILIANO CHE CERCA DI CREARSI UN FUTURO LAVORATIVO TRAMITE L'APERTURA NELLA MIA CITTA' DI UNA ATTIVITA' COMMERCIALE CHE DOVREBBE ESSERE ABASTANZA REDITIZZIA!ALL'INIZIO QUANDO HO APERTO NESSUNO MAI E VUNUTO A CHIEDERMI NIENTE PERKE NON LAVORAVO DOPO QUALKE MESE E GIUNTO UN RAGAZZO CHIEDENDO A UN MIO COLLABORATORE SE ERAVAMO MESSI IN REGOLA PERCHE SE COSI' NON SIAMO NON CI FACEVANO LAVORARE PIU'!
IO CERCAI DI CHIEDERE AD'AMICI MA NESSUNO POTEVA AGLIUTARMI POTEVANO AL MASSIMO FARMI FARE UNO SCONTO!DOPO UNA SETTIMANA QUESTO RAGAZZO E TORNATO CHIEDENDOMI A QUALE FAMIGLIA MAFIOSA APPARTENESSE QUESTO LUOGO IO RISPOSTI A NESSUNA LUI SE NE ANDO' E VINNERO' ALTRI AMICI SUOI CHIEDENDOMI UNA SOMMA DI 5000 EURO MENSILI SE VOLEVO CONTINUARE A LAVORARE SOLDI CHE IO NON HO!MI SONO RIUFIUTATO DI PAGARE E NON SO ANCORA COME ANDRA' A FINIRE PERKE NON HO CHIUSO UN BEL NIENTE!VORREI FARGLI UNA DOMANDA!SE FACCIO LA DENUNCIA PUO' ANDARE DENTRO QUELLO CHE VIENE QUA E QUALCHE AMICO SUO MA QUELLI CHE RESTANO FUORI POI' NON VENGONO AD'AMMAZARMI!!CONVIENE SECONDO LEI DENUNCIARE E POI FARSI AMMAZZARE?CHE GARANZIE DI PROTEZZIONE OFFRE LA POLIZIA
ATTENDO SUA RISPOSTA BY TONY
Farsi ammazzare non e' una buona idea in nessun caso!
Io non so se quello che racconti e' vero, se e' tutta la verita', capisci, potrebbe anche essere uno stupidissimo scherzo. E forse da un certo punto di vista sarebbe meglio cosi'.
Pero' non posso nemmeno correre il rischio di sottovalutare una richiesta di aiuto, per cui ti suggerisco di:
- cercare di prendere tempo e ritardare il piu' possibile il pagamento;
- tratta per far scendere la richiesta;
- chiama il numero verde antiracket: 800-999000 e senti cosa ti dicono;
- contatta l'associazione antiracket siciliana a te piu' vicina:
http://www.aciap.it/federazione.htm#sicilia
- per qualsiasi altra richiesta, anche solo per avere qualcuno con cui parlare scrivici a: acias1992@gmail.com
Sii prudente, e stai attento alle persone che ti potrebbero avvicinare spacciandosi per "amici" e offrendoti sconti sul pizzo o soldi in prestito.
Non e' da escludere che siano complici dei mafiosi che cercano di estorcerti denaro.
Ti auguro di tornare presto a portare avanti la tua attivita' serenamente. E' un nostro diritto.
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