Il Consiglio dei Ministri, a meno di dieci giorni dalle elezioni, ha nominato il nuovo commissario nazionale antiracket. Si tratta del Prefetto Raffaele Lauro (nella foto), gia' capo di gabinetto di due ministri dell’Interno e, nell’ultima legislatura, del ministro della Attività produttive Scajola.Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa diffuso dalla FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket Italiana).
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La F.A.I si oppora’ per le vie giurisdizionali alla nomina del nuovo Commissario antiracket, Raffaele Lauro, nominato dal Consiglio dei Ministri.
La nomina - ha sottolineato Giuseppe Scandurra, Presidente Nazionale F.A.I ( Federazione delle Associazioni Antiracket Italiana che raggruppa oltre settanta associazioni) – e’ illeggittima perche’ assunta in contrasto con quanto previsto dall’art. 19 della legge antiracket.
All’art.19, la legge richiede esplicitamente due requisiti per essere nominati commissari:
1) comprovata esperienza nell’attivita’ di contrasto al fenomeno dell’estorsione e dell’usura;
2) comprovata esperienza nell’attivita’ di solidarieta’ nei confronti delle vittime;
Mentre non sono note le esperienze nell’attivita’ di contrasto, e’ assolutamente certa l’assenza del secondo requisito.
Lascia infine sconcertati il fatto che si provveda alla nomina a pochi giorni dalla scadenza elettorale, considerato che questo stesso Governo ha cacciato nel 2001 Tano Grasso dall’incarico di Commissario con la giustificazione dello “spoil system”.





